lunedì 6 dicembre 2010

Il mattino ha l'oro in bocca,

Questo sabato mattina appena trascorso mi sono svegliata presto.
L'assenza di un gradevole contrappeso dall'altra sponda del piumone Ikea e un fastidioso sogno in cui venivo sottoposta a ore di detartrasi mi hanno impedito un sano e prolungato abbandono tra le braccia di Morfeo e alle 10menounquarto di un assolato e gelido mattino torinese e dicembrino, mi sono ritrovata a fare colazione con latte freddo e panettone, guardando fuori dalla finestra.

Che fare così presto?

Mmmmmm.

Maledizione alla vecchiaia e al sonno in abbandono.

Vado al Balon.

Per chi non è di Torino e quindi magari non lo conoscesse, il Balon è un meraviglioso ed enorme mercato delle pulci che si tiene ogni sabato mattina e la prima domenica di ogni mese a Borgo Dora, nel cuore della città.
Io ho la fortuna di abitarvi proprio davanti e in questi anni da inquilina del quadrilatero ho potuto innamorarmi della sua offerta davvero unica.
Al Balon trovi di tutto. Dagli apparecchi per i denti ai vecchi aratri. Dalle scatole di biscotti Plasmon ormai digeriti da secoli, a guinzagli per cani che ormai abbaiano nel parchi pubblici del Cielo, da milioni di biciclette di ogni [sottolineo ogni] provenienza a bottoni, orologi, sveglie, vecchi libri, videocassette porno degli esordi di Cicciolina e abiti e accessori usciti da armadi degli ultimi 40 anni.


Ma al Balon oltre a guanti di lana senza dita, incredibile capacità di contrattazione e abilità nell'ingannare i borsaioli, ci vuole fortuna.

Il cosidetto CdB.
Culo da Balon.


Già, perchè non è che ogni volta che si fa un salto al Balon si trovi un tesoro.
Molto spesso si torna tristemente a casa senza neppure un trofeo o, peggio che mai, con oggetti improbabili e dal lerciume primordiale che verranno immediatamente cestinati nella differenziata condominiale.


Ma alcuni sabati sono speciali. Alcuni sabati hanno l'oro in bocca.
Il mio è stato speciale e mi ha regalato un sacco di preziosi regali che mi hanno ripagato del doloso allontanamento dal piumone.

Così ho avuto dei bellissimi caratteri tipografici...




Una borsa inizio anni '70 francese che, dopo una provvidenziale pulitura a base di latte detergente, mi risolverà il problema "che borsa uso con la mia cappa nuova?"...





e una coppia di meravigliosi anelli in rodio...





E ora, con un elefante sul dito, credo davvero di poter sollevare il mondo!

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